ALBINO PALAMARA, originario di Africo , opera a Roma

, Ritratto di Patrizia, 30 x 40 cm (opera donata)

Pittore, scultore, grafico e illustratore, dalle diverse tecniche assemblate ricava alchimie di materiali e colori. Dalla banalità della vita di tutti i giorni sottrae materiali di scarto e li riplasma, fino a farli diventare il kit di montaggio delle sue opere. E' questa la sua provocazione nei confronti della società del consumo ad ogni costo, per la quale crea maschere perfette e algide, destinate a coprire volti altrettanto indifferenti. Palamara sfugge dagli schemi spazio temporali, filtra il rumore del mondo isolando figure dallo sfondo del caos ordinato della società contemporanea. I volti e le figure che emergono richiamano a canoni estetici di civiltà antiche: greci, romani, egizi e maya con le loro simbologie vengono rivisitati e attualizzati nella rappresentazione dell'individuo di oggi. Attraverso curve pulite, simmetrie e parallelismi, quasi maniacali, l'artista poliedrico traccia un mosaico di decorazioni immaginarie e rivela enormi potenzialità nell'illustrazione. Le opere proposte sono “fotografie” scattate con la coscienza più nascosta, alla ricerca delle involuzioni dei rapporti umani quotidiani, per mettere a nudo e, allo stesso tempo, fornire una valvola di sfogo alla necessità disperata di nascondersi dietro una maschera. Se davanti a questi ritratti sarà turbamento o liberazione dipende da quanto la nostra maschera ci somiglia.

 

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